L’usignuolo non aveva alcuna intenzione di ascoltare il consiglio della rondine; si rifiutava di preparare il nido sotto il tetto delle abitazioni umane come faceva la rondine, perché aveva avuto una brutta avventura proprio a causa degli uomini. L’usignuolo, infatti, era stato una donna e si era chiamato Filomela. Gli dèi l’avevano trasformata in usignuolo dopo una serie di drammatiche peripezie che le erano capitate in sorte. (Cfr. Esopo, L’usignuolo e la rondine, in Esopo, “Favole”, trad. it. E. Ceva Valla, BUR, Milano, 1994). Pare che il buon Esopo volesse con questa favola avvertire che, quando capita una brutta avventura, di solito, poi, si cerca di sfuggire perfino i luoghi dove accadde il guaio.
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